Smettere di allattare è una decisione che ciascuna mamma può affrontare liberamente e consapevolmente. Segui i nostri consigli e rendi questo passaggio dal legame stretto tra mamma e bambino a una nuova e sana relazione, meno traumatico.
Smettere di allattare senza traumi
Prima di valutare la scelta di interrompere l’allattamento è bene riflettere sui reali bisogni e motivazioni che spingono una donna a questa decisione importante. Allattare al seno non risponde solo alla richiesta di cibo di un neonato, ma ha anche un effetto tranquillizzante per il neonato, rinforza il sistema immunitario, e favorisce il contatto pelle a pelle facendo sentire il bambino amato e al sicuro.
È utile sapere che, se le motivazioni principali che ci spingono a questa scelta, sono i frequenti risvegli notturni del bambino per essere allattato, non è detto che interrompendo l’allattamento il bimbo non si sveglierà più. Anche perché se decidiamo di smettere di allattare, sarà necessario trovare delle alternative al seno per rispondere alle richieste del bambino come: cullarlo o cantargli una ninna nanna.
Capita spesso che la decisione di abbandonare l’allattamento sia confusa con la stanchezza da allattamento, che invece soprattutto di notte permette con un gesto semplice di attaccare al seno il proprio bambino e di riaddormentarlo anche nel giro di pochi minuti.
Ecco perché è importante avere una visione chiara di ciò che questa scelta comporta, per evitare delusioni e maggiori fatiche privandosi di un alleato prezioso per la salute del neonato, e che favorisce a livello psicologico lo sviluppo di un rapporto stretto tra mamma e bambino.
Se quindi il desiderio di togliere il seno è frutto di una scelta libera e informata, è giusto considerare che si tratta di un processo graduale che comporta qualche cambio di abitudini, una dose maggiore di coccole, e sarà indispensabile offrire delle alternative in sostituzione ai bisogni del bambino, rispettando sempre i suoi tempi con sensibilità e attenzione.
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Smettere di allattare senza traumi: 5 consigli utili
Il momento dello svezzamento è arrivato, ed è bene sapere che ogni bambino come ogni madre hanno i propri tempi e le proprie strategie per affrontare al meglio questa fase di cambiamento; lo scambio con altre mamme, o affidarsi al proprio intuito, o confrontarsi con personale specializzato può essere utile in questa delicata fase.
Ecco alcune strategie per smettere di allattare senza traumi inutili
1. Evita l’inganno come: applicare cerotti sui capezzoli o allontanarti dal bambino per qualche giorno lasciandolo alle cure del papà o dei nonni. Questo tipo di strategia rischia di far sentire il bambino abbandonato in un momento già delicato;
2. Evita brusche interruzioni per permettere al piccolo di adattarsi gradualmente a questa nuova condizione, e per non incorrere in fastidiosi ingorghi mammari che possono essere dolorosi per la mamma;
3. Distrai il bambino con attività interessanti. Spesso il bambino richiede il seno anche per noia, abitudine o come coccola. Gioca quindi d’anticipo coinvolgendo il tuo bimbo in nuove attività, evita le situazioni in cui abitualmente offri la poppata, e invita il papà o i fratellini a questi momenti di distrazione per un maggior beneficio;
4. Proponi i pasti con regolarità anticipandoli alla richiesta di attaccarsi al seno. Sappiamo bene quanto i bambini siano abitudinari, e durante lo svezzamento non sempre sono in grado di associare il cibo alla soddisfazione di fame;
5. Armati di calma e pazienza perché per consentire questo passaggio è necessario che i genitori siano pazienti. In questa fase è possibile che il bambino sia più nervoso del solito, ma con il tempo imparerà a capire che lo scambio di affetto con la mamma può avvenire anche con modalità differenti.
Smettere di allattare durante la notte
Svegliarsi spesso durante la notte non solo mette a dura prova le energie fisiche di ogni mamma, ma anche a livello mentale è una dura sfida; ecco perché molte mamme ad un certo punto iniziano a chiedersi se sia possibile eliminare la poppata notturna.
Anche in questo caso prima di trovare il modo più delicato per affrontare questo cambiamento, è giusto valutare alcuni aspetti. Prima di tutto sappiamo come l’OMS considera il latte come alimento unico per il neonato fino al sesto mese compiuto, poi dobbiamo comprendere se la richiesta di attaccarsi al seno da parte del bambino durante la notte, è un bisogno legato al nutrimento o se è collegato ad un fattore emotivo di richiesta di coccole e voglia di sicurezza.
Anche in questo caso le strategie possono essere diverse, ma è indispensabile prestare un periodo di osservazione del tuo bambino rispetto alle sue abitudini per capire quale strategia possa essere più efficace. Fatto questo potrai soddisfare in ugual maniera lo stesso bisogno con modalità diverse cambiando la routine serale, ed in particolare cenando prima in modo da agevolare la digestione, e proponendo il seno prima della nanna come ultima poppata serale.
Il consiglio è quello di cambiare queste abitudini gradualmente, perché il contatto pelle a pelle che si crea durante l’allattamento è anche nutrimento emotivo per il tuo bambino.
Ho ancora molto latte, come posso svuotare il seno?
Il tuo seno produce ancora molto latte e non sai come fare? Ecco alcuni consigli utili!
Ricorda che il latte materno diminuisce da solo man mano che la madre smette di allattare, tuttavia in alcune situazioni può capitare che la mamma improvvisamente debba smettere di allattare o semplicemente non si sente più di farlo. Le tempistiche per cui il latte smette di essere prodotto possono variare da persona a persona e nel frattempo si possono verificare ingorghi dolorosi.
Le seguenti tecniche sono popolari per aiutare il seno a svuotarsi dal latte materno, tuttavia ti consigliamo sempre di rivolgerti al tuo medico di fiducia prima di avventurarti in rimedi casalinghi che possono fare più male che bene!
Diminuisci la frequenza delle poppate e non utilizzare il tiralatte (maggiore è la richiesta di latte, maggiore è la produzione).
Prova con le foglie di cavolo. Diversi studi dimostrano che il cavolo è ideale come rimedio per gli ingorghi, tuttavia non è ancora chiaro che sia un alleato per ridurre la produzione di latte materno, ciò che è certo, è che allevia il dolore da ingorgo.
Bevi molta acqua e tisane calde come: la tisana di salvia (ricorda che dosi elevate possono abbassare gli zuccheri nel sangue e causare nausea o vertigini, per cui è necessario seguire le istruzioni riportate sulla confezione e interrompere l'uso in caso di comparsa di sintomi),
la tisana di gelsomino che aiuta a ridurre i livelli di prolattina e la tisana di prezzemolo (prova anche a consumarlo come condimento o a mangiarlo in un'insalata).
Olio essenziale di menta piperita: si dice può ridurre la produzione di latte se applicato direttamente sul seno. Il pizzicore che provoca può anche alleviare il dolore da ingorgo. Tuttavia, l'olio è tossico a dosi moderatamente elevate, quindi non utilizzarlo se stai ancora allattando o se metti il neonato sul petto per il contatto pelle a pelle.
Prova con dei masaggi lievi al seno.
L'interruzione della produzione del latte materno richiede tempo. I rimedi casalinghi che funzionano per una persona potrebbero non funzionare per un'altra.
Un medico o un consulente per l'allattamento può anche fornire raccomandazioni basate su prove di efficacia per ridurre il dolore e la produzione di latte.
Evita brusche interruzioni (diminuisci la frequenza gradualmente) per permettere al tuo corpo e al tuo bambino di adattarsi gradualmente a questa nuova condizione.
Oppure un altro consiglio é quello di ridurre la durata delle poppate, lasciando però inalterata la frequenza durante il giorno e la notte.
Non è detto, dopo aver smesso di allattare alcune donne perdono peso, altre no. Se ti accorgi che durante lo svezzamento stai ingrassando, niente panico! Basta modificare la tua alimentazione e inserire dell'attività fisica durante le tue giornate.
Rimedi casalinghi
Diminuisci la frequenza delle poppate e non utilizzare il tiralatte
Prova con le foglie di cavolo. Diversi studi dimostrano che il cavolo è ideale come rimedio per gli ingorghi.
Bevi molto, anche tisane calde.
Prova con dei masaggi lievi al seno