Per quanto come adulti si possa cadere nella falsa convinzione che il sonno sia un’azione spontanea e naturale, per i bambini tra 1 e 3 anni non è così. Al contrario, per loro il sonno si rivela spesso un processo complesso, influenzato da molteplici fattori. Per aiutare voi famiglie a gestire con maggiore serenità e in maniera più adatta il sonno dei bambini e i loro risvegli, oggi la nostra esperta di sonno infantile Elena Biondi, meglio conosciuta come “Elena the Nanny, la Tata del Sonno”, risponderà alle domande più gettonate sull’argomento e vi darà alcuni consigli utili sul tema.
Chi è Elena the Nanny?
Il mondo dei più piccoli è sempre stato la passione di Elena. Già a sedici anni Elena si dedica ad attività a stretto contatto con i bambini, e durante il suo percorso di studi si trova a lavorare come tata neonatale e come assistente del sonno. Segue nel corso degli anni vari corsi di aggiornamento all’estero e in Italia, arrivando a creare una community a supporto delle famiglie, composta da una troupe di esperti certificati sempre pronti a divulgare informazioni utili per i genitori.
L’importanza del sonno
Cara Elena, vorrei iniziare chiedendoti perché il sonno è così importante.
Innanzitutto, lascia che ti ringrazi per l’occasione e per la grande fiducia. Devi sapere che il sonno non è fine a se stesso, e non giova solo a chi ne beneficia. Se un bambino dorme bene, tutta la famiglia ne ricava benessere, ed è così che molte famiglie hanno migliorato la loro qualità di vita: facendo maggiore attenzione al sonno dei piccoli. Ecco, vedi, per me il sonno è un percorso, non un assioma. Non si dorme bene solo perché lo si vuole; e non ci si riesce mai in un giorno. Conta lo sviluppo di un bambino, e anche quelle piccole abitudini e accortezze che si possono mettere in pratica già dai primi mesi, quelle che noi del settore chiamiamo “igiene del sonno”, ovvero tutto ciò che aiuta i genitori a entrare all’interno del mondo del sonno dei più piccoli. Oltretutto non dobbiamo dimenticare che durante la notte hanno luogo numerose attività fondamentali, sia a livello di memoria che di processione dei dati; perciò dormire bene è davvero molto importante.
Ogni bambino è diverso, quindi le quantità di sonno possono variare e ogni famiglia ha le proprie personali esigenze. A differenza di molti altri esperti, io sono fermamente convinta che sia più importante strutturare la routine del sonno dei piccoli in base alle esigenze della famiglia, e aiutare i genitori a osservare e a riconoscere alcuni aspetti che aiuteranno a stimolare un rapporto migliore col sonno per i loro bambini.
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Hai dei consigli per i genitori che vogliono evitare un numero elevato di risvegli notturni?
Tanto dipende dalla fascia d’età. Spesso le famiglie subiscono il peso delle aspettative, ma bisogna guardare i dati e riconoscere che tendenzialmente, fino ai 6/8 mesi, uno o due risvegli notturni sono assolutamente naturali e fisiologici. Quando un bambino nasce, non è importante pensare se dormirà o non dormirà, perché l’andamento dei primi mesi è dettato dal tipo di allattamento, dall’indole del bambino, dall’ambiente, dagli orari, dal cambio del pannolino, quindi dal tessuto che lo compone. Per questo, i primi due mesi sono per me tutti rivolti all’osservazione. Successivamente, man mano che i piccoli crescono, più che prevenire i risvegli si potrebbe tentare di comprenderne la ragione. Si svegliano per fame? Hanno bisogno di essere cambiati? Si tratta di risvegli fisiologici o la frammentazione del sonno è eccessiva?
In questo caso, è importante capire quale sia l’elemento che disturba il sonno: magari sono gli orari, la temperatura della stanza dove dorme, gli abiti che indossa, il reflusso, la dermatite atopica, una spiccata sensibilità agli stimoli, oppure l’aspetto comportamentale (preponderante dopo i 6/8 mesi). Altro aspetto da considerare è il nostro orologio biologico, che in genere si forma intorno al quarto/quinto mese.
L’importante è capire come i bambini si confrontano con il sonno e agire di conseguenza, utilizzando magari macchine dei rumori bianchi, utilizzare determinate creme, comprendere il ritmo delle poppate, capire gli orari e regolarli di conseguenza. Ci sono bambini che si autoregolano e bambini che hanno bisogno di essere guidati: come genitori, questo è il nostro ruolo.
Un mio consiglio: una cosa che aiuta molto è ricordare che il bambino è un essere umano in divenire perciò in alcuni casi un po' di autonomia in più potrebbe aiutare, specialmente nel sonno. Più cresce, più sarà necessario per lui abbandonarsi al sonno con sicurezza, consapevole dell’ambiente in cui dorme e della propria capacità di gestire eventuali risvegli in autonomia.
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Il ruolo del pannolino
Perché il pannolino è importante?
A volte le irritazioni cutanee, causate da pannolini realizzati con tessuti non corrispondenti alla sensibilità della pelle del bambino, disturbano il sonno. I piccoli iniziano a sentire prurito o comunque si rendono conto che qualcosa non va; quindi si svegliano, magari vengono cambiati, però il cambio non funziona (a causa del tessuto), e continuano allora a svegliarsi continuamente scatenando un vero e proprio meccanismo di risvegli.
Alcuni consigli che mi sento di dare sono:
verificare qual è la crema più adatta e non soffocare troppo la pelle;
alternare le salviettine con dall’acqua termale e un po' di olio di mandorle (lontano dalle zone intime); LILLYDOO offre una valida alternativa al classico cotone e acqua, ovvero le salviettine umidificate al 99% acqua, molto delicate sulla pelle dei più piccoli;
cercare di non alterare troppo il ph della pelle;
non cambiare il pannolino dopo molte ore, rischiando che il tuo bambino rimanga per troppo tempo con la pelle esageratamente bagnata. A tal riguardo, l'assorbenza dei pannolini è molto importante. I pannolini LILLYDOO oltre ad essere formulati per pelli sensibili, sono anche super assorbenti. Dotati di uno strato assorbente in tessuto non tessuto, garantiscono che l'umidità venga assorbita e distribuita uniformemente in tutto il pannolino;
utilizzare pannolini ipoallergenici. Anche in questo caso i pannolini LILLYDOO sono perfetti, in quanto ipoallergenici, senza profumi e senza formaldeide. Tutti i pannolini LILLYDOO portano il marchio MADE IN GREEN di OEKO-TEX®; questo garantisce che siano stati testati per sostanze nocive e agenti chimici rischiosi per la salute.
Dormire in culla o nel lettone
È sbagliato far dormire il bambino nel lettone? Come abituarlo alla culla?
Ancora una volta, dipende dall’età. Non c’è nulla di male nel cobedding, ma è anche importante abituare i piccoli al proprio lettino, quando ne hanno la giusta età. Inizialmente, consiglierei di partire dalla sera piuttosto che dal giorno, e se la stagione è giusta, magari di mettere una borsa dell’acqua calda nella culla e poi toglierla, così da farla percepire più dolce e accogliente.