Lo sapevi che il tuo bambino già durante la gravidanza inizia a sognare?
I bambini in pancia alternano sonno e veglia nel corso di tutta la giornata. Secondo alcuni studi, è durante le fasi di sonno attivo che si sviluppa maggiormente il sistema nervoso, quindi lo sviluppo del cervello. Durante le fasi di sonno il bambino inizia a esercitare la memoria e a costituire esperienze. Dopo la gravidanza il bambino ovviamente continua a sognare, seppur in maniera differente da quella degli adulti! Quindi adesso ti starai chiedendo, cosa sogna il mio bambino in pancia? Mentre durante i suoi primi mesi di vita?
Quando inizia a sognare il tuo bambino nella pancia? E cosa sogna?
A partire dall’ottava settimana di gestazione il feto mostra una sorta di attività onirica che avviene per lo più in fase REM (cioè il momento nella quale si sogna). Secondo alcuni studi solo a partire dalla 23esima settimana il feto inizia a sognare.
Cosa sogna?
Inizia sognando esperienze e sensazioni che acquisisce durante le ore di veglia nel pancione. Più che altro si tratta di suoni o sensazioni, che possono andare dal battito del cuore della mamma, al suo respiro. All’interno della pancia il bambino è vigile, pronto a fare di ogni suono o voce un’esperienza, come se si preparasse in anticipo a cosa potrebbe aspettarlo là fuori. Attraverso questi suoni il bambino impara a conoscere la mamma e a costruirsi il suo bagaglio di esperienze che lo accompagneranno nelle prime fasi della crescita.
Cosa può fare la mamma per stimolare il suo bambino nel creare ricordi ed esperienze nel pancione? Con la musica o con i giochi di contatto!
I sogni nei neonati e oltre
Durante i primi mesi di vita il neonato sogna sensazioni, questi sono i primi mesi di scoperta, il bambino conosce già la voce della mamma, i suoni esterni, i momenti di gioia, le persone che frequentano casa.
Alcuni bambini durante il sonno sorridono, secondo la tradizione si dice che stiano sognano gli angeli, questo perché per i neonati non è possibile associare il sorriso allo stato emotivo.
Tuttavia, i sogni nei bambini, specialmente nei neonati, rimane un enigma ancora da risolvere. David Foulkes, uno dei leader internazionali nello studio empirico dei sogni dei bambini e un pioniere della ricerca sui laboratori del sonno con i bambini, ha condotto vari studi sul tema ed è riuscito a dimostrare che il sogno come lo intendiamo normalmente - storie attive in cui il sognatore è un attore - compare relativamente tardi nell'infanzia. Secondo David Foulkes raramente i bambini ricordano i sogni prima dei 9 anni e la vera attività onirica inizia tra i 7 e i 9 anni.
Ovviamente i bambini possono “percepire la realtà”, ma non è detto che riescano anche a sognarne una come noi adulti, con una struttura ben definita e quasi cinematografica. Fino ai 7 – 9 anni i sogni tendono ad essere statici, unidimensionali, senza o con pochi personaggi; dai 9 anni il bambino inizia a sviluppare la sua identità, la sua personalità e il suo essere nel mondo, perciò inizia ad avere una visione chiara, tanto da riuscire a sognare in modo più complesso.
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Rituali prima della nanna
Il momento della nanna è caratterizzato da alcuni piccoli rituali tra i genitori e il bambino, a partire dal bagnetto al cambio pannolino fino al bacino della buonanotte.
Può capitare però che il bambino non si addormenti subito e che senta il bisogno di sentire la voce della mamma o del papà che raccontano una storia, un carillon che suona, la mano della mamma o del papà che avvolge dolcemente la sua per non sentirsi solo. Questo perché per il bambino il momento della nanna è come distaccarsi dalla realtà e non essere più vigile di ciò che accade intorno a lui; quindi, può portare a paure o timori.
Alla fine, noi esseri umani non siamo poi così tanto diversi dagli animali, anche la mamma lontra e il cucciolo si tengono per mano mentre dormono beati, galleggiando sull'acqua, questo per non venire separati dalle correnti quando dormono. Anche i nostri bambini spesso hanno bisogno di questa sicurezza, che niente, durante la notte possa separarli dai suoi genitori, e che dopo una notte di sogni tranquilli al risveglio possano trovare i suoi genitori pronti a donargli coccole e affetto.
Gli incubi e i risvegli notturni
Sicuramente avrai notato che durante i primi mesi di vita i neonati si svegliano spesso, in genere ogni ¾ ore, mentre dai 6 mesi in poi le ore di sonno aumentano e i risvegli sono meno frequenti.
Perché i risvegli notturni?
Durante i primi mesi possono manifestarsi i primi incubi, facilmente riconoscibili se il bambino si sveglia agitato e piangente e cerca immediatamente il contatto con uno dei genitori. Tuttavia se il neonato piange di notte o si sveglia, potrebbe avere fame, voglia di coccole o semplicemente bisogno di cambiare il pannolino. Durante il sonno, il pannolino svolge un ruolo davvero importante; cerca di evitare di cambiare il pannolino dopo molte ore, rischiando che il tuo bambino rimanga per troppo tempo con la pelle esageratamente bagnata. I pannolini LILLYDOO oltre ad essere formulati per pelli sensibili, sono anche super assorbenti, perfetti per assicurare una protezione dalle fuoriuscite e dalle irritazioni durante la notte.
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Quali sono le cause degli incubi?
Evita di guarda film d’azione, magari violenti, in presenza del tuo bambino. Tutte queste scene possono rimanere impresse nella mente del bambino e causare degli incubi. Anche l’assenza dei genitori durante la notte può causarli, il bambino si sente solo, quindi con più facilità può essere impaurito e lasciarsi sopraffare dall’agitazione.
Cosa fare in caso di incubi?
Tranquillizza il bambino: parlagli dolcemente e fagli capire che si è trattato solo di un sogno. Non sminuire mai le sue paure e non deridere le sue emozioni.
Rimani accanto al tuo bambino fino a che non si addormenta di nuovo. Per questa fase potrebbe aiutarti una giostrina da lettino che riporta immagini e forme. Qui sotto puoi scaricare il PDF della nostra giostrina per il lettino che porta come protagonista la lontra, protagonista della nostra nuova fantasia To The Moon And Back, pronta per partire verso un viaggio sulla luna. Potete realizzarla insieme ed immaginare delle storie spaziali prima di addormentarvi.
Come avrai notato il sonno e i sogni sono argomenti davvero complessi e probabilmente per arrivare a delle conclusioni certe servono ancora molti studi, ciò che è certo è che la nostra mente, fin da piccoli, è caratterizzata da vari processi cognitivi come: l’attenzione, il pensiero e la creatività.
Ciò che ci tenevamo a comunicare con questo articolo è che i bambini sono come spugne, osservano e agiscono secondo ciò che vedono, pensano e prendono spunto da immagini e situazioni che si propongono nella loro vita; quindi, il momento della nanna viene visto come un lasciarsi andare ad emozioni profonde, spesso positive, ma anche negative. L’importante è sempre accompagnare il proprio bambino verso questo processo di crescita, prenderlo per mano per lasciarsi andare a sogni e avventure insieme, e al risveglio non fare mai mancare un momento di coccole e tenerezze, magari mentre raccontate dei sogni nello spazio sorridendo :)