Ci sono le spese per l’abbigliamento, il cibo, le attività sportive e quelle del tempo libero, i costi per l’istruzione e i viaggi culturali per quando i bambini saranno più grandi. Ma quanto costa un bambino? Le cifre possono spaventare, e le bollette sempre più salate e i prezzi in aumento a causa dei rincari energetici e delle materie prime, non aiutano le famiglie italiane a far quadrare i conti.
Quanto costa crescere un figlio da 0 a 18 anni
Mantenere un figlio costa in media più di 640 euro al mese, così riporta Bankitalia nel suo calcolo basato su dati del periodo 2017-2020, considerando una famiglia standard composta da due adulti e uno o più figli minori. Un quarto delle spese familiari se ne vanno proprio per il mantenimento dei figli, considerando beni essenziali come istruzione, abbigliamento, cibo, sport, viaggi, dentista, babysitter, e sono costi strettamente legati alle fasce di età; più crescono più costano.
Nel caso di una famiglia con alto reddito, il costo per mantenere un bambino lievita.
A queste spese si aggiungono poi le bollette e i prezzi in aumento a causa del periodo complicato della pandemia e che si è ulteriormente aggravato con il conflitto tra Russia e Ucraina. Al netto di spese impreviste, possiamo dire che un figlio costa, ma se per qualcuno l’idea di mettere su famiglia può rappresentare un lusso, rinunciarvi sarebbe un vero peccato. Esistono strumenti di tutela che ci aiutano a frenare questi costi, basta solo metterli in pratica.
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Quanto costa crescere un bimbo: come risparmiare senza rinunciare
I figli arricchiscono la vita, ma come abbiamo visto sono anche una spesa e gestire il bilancio familiare non è così complicato come si crede; basta seguire alcuni suggerimenti utili per preservare il budget familiare e accantonare qualche soldino per il tempo libero, le vacanze e i progetti futuri.
Non è necessario stravolgere le proprie abitudini, basta un’attenta e onesta valutazione dei bisogni reali della famiglia, per capire a cosa possiamo rinunciare e come possiamo ottimizzare le spese.
Nascita di un figlio
La nascita di un bambino è una gioia immensa e tante sono le spese importanti che comporta: carrozzina, seggiolone, lettino, pannolini e molto altro ancora. Per evitare di spendere più di quanto ci si possa permettere, è utile programmare per tempo queste spese, utilizzando anche alcuni servizi utili che aiutano a conciliare famiglia e lavoro, con un occhio di riguardo al salvadanaio di casa.
Vediamo insieme alcuni esempi:
Cibo e spesa
All’acquisto dei generi alimentari proprio non possiamo rinunciare, ma è altrettanto vero che a tavola si spreca molto, e non sempre siamo così attenti quando facciamo la spesa. Basta una buona organizzazione per raggiungere un buon potenziale di risparmio, ecco alcuni consigli utili:
prima di fare la spesa è buona abitudine fare un elenco di quello che si ha in dispensa, nel frigorifero e nel congelatore;
preparate un menù settimanale dando priorità agli alimenti che già avete in casa;
attenzione alla spesa, prestate maggiore attenzione al costo al chilo e all’etto, non sempre le offerte sono così vantaggiose;
cucinate in casa con prodotti freschi e di stagione, dalle pappe per i bambini alle merendine, è sempre più economico dei cibi pronti e anche più salutare;
congelate alcuni cibi precedentemente cucinati da utilizzare nelle giornate in cui il tempo è tiranno.
Abbigliamento
La moda second-hand per il kidswear è sempre più diffusa grazie alle nuove applicazioni e risorse online, che non sono le sole e uniche fonti per acquistare abiti usati per risparmiare, sempre più negozi decidono di convertirsi al second-hand in un’ottica di sostenibilità ambientale. E poi si sa, i bimbi crescono alla velocità della luce, e i vestiti in breve tempo diventano stretti e corti.
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Abbonamento pannolini LILLYDOO
Un bambino consuma in media circa 10-12 pannolini al giorno nei primi mesi di vita, possiamo quindi immaginare quanto il costo dei pannolini possa incidere sul budget familiare. LILLYDOO ha creato un abbonamento pannolini con consegna mensile direttamente a casa.
Un modo pratico per dimenticarsi dei pannolini senza rinunciare alla propria scorta, e con dei vantaggi in termini di risparmio; infatti, LILLYDOO regala uno sconto fino al 25% sulle confezioni acquistate in abbonamento e le spese di spedizione sono gratuite. Inoltre è comodo, perché puoi decidere di modificare o disdire l’abbonamento in qualsiasi momento, senza vincoli e costi aggiuntivi; e se il tuo bambino è passato ad una taglia successiva, nessuna paura, è possibile effettuare un reso.
Contributi economici alle famiglie - supporto statale
Ci sono poi i bonus e gli aiuti alla famiglia approvati dalla legge di bilancio come l’Assegno Unico, il Bonus Nido, il Bonus Bebè, il Premio alla Nascita e il Congedo Parentale.
Vediamoli in breve:
Assegno Unico: si tratta di un sostegno economico alle famiglie che hanno figli a carico. Questo sostegno è a partire dal 7° mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili.
Bonus Nido: si tratta di un contributo pensato per tutte le famiglie, con bimbi che hanno compiuto 3 anni entro il 31 Dicembre 2022, per pagare le rette di asili nido pubblici e privati e per far assistere a casa i bambini più piccoli che hanno malattie croniche. N.B può essere richiesto per un massimo di 11 mensilità.
Bonus Bebè o assegno di natalità: contributo mensile destinato alle famiglie per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo. Hanno diritto al Bonus Bebè i nuclei familiari con un reddito Isee non superiore ai 25.000 euro annui.
Premio alla Nascita o "bonus mamma domani": contributo di 800 euro corrisposto dall'Inps per la nascita o adozione di un minore. La futura mamma deve fare domanda al compimento del settimo mese di gravidanza (inizio dell'ottavo mese di gravidanza) o alla nascita, adozione o affidamento preadottivo.
Congedo Parentale: si tratta di un periodo di 10 mesi di astensione dal lavoro spettante sia alla madre sia al padre lavoratori. Ciascun genitore, indipendentemente dalla situazione lavorativa in cui si trova l'altro, ha diritto di astenersi dal lavoro, per un periodo determinato, continuativo o frazionato.
Ma quindi, posso permettermi un bambino?
Che domanda! Puh, onestamente, alla fine non è solo una questione di soldi!
Ovviamente un bambino ha bisogno di molte cose e solo VOI potete sapere se è il momento giusto per diventare genitori. Ora avete una prima panoramica delle spese dei primi anni e i modi per risparmiare, ma ricordate che il vostro piccolo esploratore ha bisogno di cose che nessun denaro al mondo può comprare: il vostro amore, la vostra attenzione, una casa sicura, tante coccole e divertimento con mamma e papà, qualcuno che cambia sempre il pannolino in tempo, accarezza il pancino e canta una ninna nanna prima che gli occhi si chiudano, eeeee a volte ci vogliono molti nervi saldi! Ma si riprenderanno, ve lo assicuro!
Basta un investimento iniziale nell’organizzazione familiare: dall’acquisto di prodotti in offerta allo scambio di attrezzature e vestitini tra fratelli, cuginetti e amici e tanto altro. L’obiettivo principale è quello di risparmiare il più possibile per garantire un futuro ricco di prospettive ai nostri piccoli “adulti di domani”.
Ogni famiglia ha le proprie esigenze, pensate a ciò che il vostro bambino vivrà nei primi mesi e a ciò di cui avete bisogno per lui, provate anche a chiedete ad amici e parenti. Non dovrete acquistare tutto subito, per alcune cose aspettate che il bambino nasca, i primi giorni a casa vi faranno avere un'idea di ciò che davvero vi serve.
Tutti hanno diritto agli assegni familiari, indipendentemente dalla condizione economica o lavorativa (non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati) di entrambi i genitori; inoltre è senza limiti di reddito.
Sul nostro magazine abbiamo dedicato un articolo alla cameretta per i bambini, leggi qui.
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